L´uomo che vendeva ombra alle automobili

La necessita´e la fantasia hanno inventato molti dei lavori degli uomini. Ci sono mestieri che vantano di essere tra i piu´...antichi del mondo. E poi, man mano, ad ogni epoca se ne sono cancellati e aggiunti di nuovi .
Il Brasile non fa eccezione, anzi. Anche la ...piccola Abaetetuba e´piena di gente che si ingegna a non stare con le mani in mano. Dai classici venditori di cocco, di gelato, con i loro carrettini o scatole di polistirolo, ai taxisti di ogni sorta ( autotaxi, mototaxi, bicitaxi ), coloro che con un furgoncino ti portano qualunque cosa in qualunque posto ad ogni ora del giorno e della notte, fosse pure a migliaia di kilometri ( traslochi, in poche parole ). E tanti altri. A volte i nuovi lavori nascono dalle cose che l´uomo usa. Penso ai lavavetri fermi ai semafori.
Ma non avevo ancora visto il mestiere di chi vende ombra alle auto in sosta. Mi e´capitato a Belem, la capitale. Sono andato a Belem con altre persone, per varie commissioni : un po´di asfalto, un po´di buche, e un´oretta di chiatta sul fiume ( una grossa chiatta, ci stanno una quarantina di auto ). All´ora di pranzo siamo entrati in un simpatico ristorantino, di un giapponese, che cucina pollo alla milanese, pure´alla milanese, e ( questo mi mancava ) gamberetti alla milanese. Comunque tutto gustosissimo, alla faccia di Milano e dei suoi gamberi. E´stato all´uscita che ho incontrato il nuovo lavoro. Un tale, sudato come chi lavora a Belem, nei 32 gradi abituali, aveva messo sul parabrezza della nostra auto, in sosta sotto il sole, due grossi cartoni, due scatoloni aperti e distesi, per non far surriscaldare il volante e il cruscotto. Naturalmente ci attendeva, con un sorriso eloquente. Come non dare la mancia, all´uomo che vende ombra alle automobili in sosta ?