
La frase e´facile da ricordare, e´presente nel Vangelo. A volte e´usata come un invito al catechismo, all´oratorio. Ho pensato a questa frase osservando come i bambini si comportano in chiesa, qui in Brasile. Soprattutto nei giorni feriali, quando le famiglie partecipano alla messa in suffragio di un defunto ( non esiste il funerale classico, come da noi. Spesso la sepoltura avviene lo stesso giorno della morte ) : le famiglie arrivano in anticipo, a volte vengono a piedi o con il taxi. Nella famiglia c´e´sempre una o piu´mamme, giovani e giovanissime, con uno o piu´bambini al seguito. A volte anche lattanti. E´li´che i bambini si scatenano, prima o durante la messa. La chiesa esercita un fascino : i colori, le statue, i fiori, i banchi, l´altare. Tutto si trasforma in una occasione di scoperta. I bambini corrono tra le navate, cavalcano i banchi, si infilano sotto l´altare. Mi sono dato una spiegazione : a casa loro non c´e´spazio, le case sono strette e povere, non ci sono camerette per i giochi, forse neanche tavoli per studiare. Nelle due foto ho messo alcuni divertimenti locali : per festeggiare una promozione scolastica, si fa un rumoroso giro della citta´con il carrettino, lanciando uova e farina. E´uno spreco, ma faglielo capire se ci riesci ! Poi la seconda foto : un ...parchetto-giochi, in uno dei quartieri di Abaete. La chiesa, con tutte le sue suppellettili, oltretutto al riparo dal torrido sole, ha un fascino notevole. Un parco giochi al coperto. Lasciate che i bambini...giochino. In futuro saro´piu´tollerante con le corse in chiesa, tra un banco e l´altro.

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