Lo diceva David Maria, servita dal brutto carattere. " Per scrivere bisogna soffrire..."Ecco una cosa che mi e' venuta di getto, come uno starnuto incontrollato :
Perche' sempre tardi ?
Sempre troppo tardi,
ora che i giorni
sono stomaco di sogni smarriti,
che eran li'
a portata di mano.
Maledetto
diciassette di aprile,
che mi ha fatto anteporre
le prealpi agli appennini,
la pianura, la bici, gli insetti...
Maledetto
aprile diciassette,
che in anticipo
ha bruciato un' estate.
Riunioni non piu' glaciali,
liberta' di fare e disfare,
sogni pensati insieme,
non piu' irsuto incidente di percorso.
Tutto perduto di nuovo,
che era li' gia' tra le dita...
O forse tutto un destino,
per non esser padrone del sogno ?
venerdì 27 dicembre 2013
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Magari si potesse tornare indietro, rivivere il grest, la notte bianca, la pizzata, chissà quante c'è ne sarebbero state ancora, maledetto 17 aprile!!!
RispondiEliminaMa quel sogno se lo meritava a pieno!
RispondiEliminaQuel sogno Lei lo ha seminato, coltivato, curato e fatto crescere!
Quel sogno era un puzzle che tessera per tessera prendeva forma... ed in ogni pezzetto c'era un po di Lei, un po del suo sudore!
Noi abbiamo visto con quanto impegno e devozione ha curato i luoghi e quello che ospitano...
Lei ci ha trasmesso il suo impegno e anche quando ha dovuto ingoiare bocconi amari lo ha fatto, in silenzio, e magari ha detto qualche si anche quando avrebbe dovuto dire no o viceversa tutto per il quieto vivere o "convivere" o meglio condividire!
Le cose si vedono, solo che si fa prima a parlare in negativo piuttosto che in positivo. Da fare "parlare bene"? è scontato, no?!
Ci salva sempre il tempo che rivela le cose ( e le persone!) per quel che sono!
Forza Don, non si arrenda, noi siamo con Lei e lo saremo sempre!
Lo malediciamo anche noi con Lei quel giorno.... non perché vogliamo mancare di rispetto, ma per quel sogno che tessera per tessera abbiamo condiviso anche noi con Lei e che d'un tratto, arrivato settembre, è stata una brutta realtà. ...
Coraggio Don!!
Con affetto e tanta stima.
Sara
Bellissime parole! Condivido al 100%.
RispondiEliminaBuongiorno don sa e' un po' che la leggo per provare a capire quell'Uomo che, citando lei stesso, ha messo in pensione una Sveglia Vecchia. E' bello vedere l'affetto che le dimostrano i suoi ex parrocchiani a cui ha dato la possibilità di conoscerla e di apprezzare a pieno il suo carattere. Probabilmente non potremmo mai sostituirli e non vogliamo neppure farlo. Vorremmo essere un nuovo capitolo della sua vita, un capitolo mi auguro felice per lei e per noi, ma ad oggi leggendola la sensazione che mi arriva invece è quella di estrema malinconia per qualcosa di perduto e amarezza per come e dove sta'. O almeno questo e' quello che io sento, e mi spiace per lei e per noi. Non so se possiamo rappresentare il suo futuro ma ad oggi siamo il suo presente un presente che possiamo plasmare come vogliamo. Sa non siamo così male. Ci dia il modo di conoscerla, e capire come e' possibile costruire un rapporto che un domani possa essere il ricordo a cui pensa con malinconia, ma che le suscita un sorriso. Ecco questo e' il dono che chiedo al Signore e la preghiera che rivolgo a lei.
RispondiEliminaDon Angelo,non si faccia rimproverare! La sua nuova parrocchia ha bisogno di lei quanto ne abbiamo avuto noi.Neanche a Pomponesco è stato facile cominciare e costruire qualcosa;ma lei è riuscito anche quì nonostante tutte le difficoltà e un inizio davvero impegnativo a coinvolgere,motivare,guidare.Ai suoi nuovi parrocchiani vorrei solo ricordare di seguirla e sostenerla, come è giusto fare con tutti i sacerdoti che di grazia ci vengono dati,anche quando sembra difficile,i risultati non tarderanno e il parroco che ora avete imparerete ad apprezzarlo quanto noi.
RispondiEliminaDon Angelo ,si ci manca,si le vogliamo bene,si preghiamo per lei,ma se nostro Signore ha deciso di condurla lì,si affidi a Lui e faccia quello che sa fare meglio:il prete! Con affetto Carla
Mi spiace se l'impressione che ho dato fosse quella di un rimprovero. E' difficile trasmettere il tono di ciò che si pensa scrivendo. Ma non mi sento nella posizione di rimproverare nessuno e mi scuso se quello che ho trasmesso e' questo. La mia voleva essere una preghiera per riuscire ha dare inizio a un dialogo. Con affetto
RispondiEliminaIo non ho letto un rimprovero, ho letto bellissime parole di una persona che questo presente lo vuole vivere con serenita' e vuole creare insieme qualcosa di bello!! Io sono fiduciosa, torno a parlare del tempo.... anche qui e' stata dura per il Don all'inizio ma poi piano piano abbiamo capito (io anche troppo tardi! ;) ) che Don Angelo e' un grande!!!
RispondiEliminaAbbiate pazienza ma mostravi fiduciosi a lui e aiutatelo a costruire un nuovo puzzle....
Questo e' un piccolo consiglio che mi sento di dare ai parrocchiani del presente....
Cari saluti. Sara
Dooonnn forza!!! ci sono persone che le vogliono tendere la mano..colga questo aiuto..crei piano piano quello che nei suoi silenzi ha creato a Pomponesco.. riprenda in mano i suoi sogni e li continui con i suoi Parrocchiani.. ci manca don,la pensiamo molto ma ha una nuova Parrocchia... lei è un grande Don!!
RispondiEliminaAngelo Lei e’ grande, ..e forse in fondo lo sa . La “rete” estende la sua Parrocchia. Tante le persone che coinvolge anche a distanza, tanti sono coloro che la seguono in silenzio, senza commentare. Come avra’ notato non ho anteposto Don al Suo nome perche’ prima del prete vedo in Lei un uomo, con tutti i contrasti, i dubbi e le incertezze che caratterizzano l’essere umano , distinguendolo da quello che potrebbe essere un freddo robot enunciatore di Parabole. Nulla togliendo ai Parroci passati, presenti , futuri vorrei dirle che mancano le Sue parole dopo il Vangelo, parole chiare, mai urlate, i toni pacati e mai di rimprovero. Mancano anche le sue pause, le frasi ripetute, non per errore ne’ per caso. Ehh..sì manca quel suo: “ No …… non mi sono sbagliato…..ho detto proprio…………..” . Manca.
RispondiEliminaNon una ex parrocchiana solo una parrocchiana non nuova .
Saluti