Non sono membro della "Accademia della Crusca", ma affronto lo stesso una vicenda filologica. Parlo di quella carismatica persona, con il dono della empatia, che da pochi anni vive in Italia, risiede a Roma nelle stanze del convitto Santa Marta, veste umilmente di bianco, senza strascichi e inutili orpelli. E quando parla si serve di un italiano naif, senza curarsi troppo di regole o stile, e che comunque giunge puntuale a bersaglio.
Perchè questo benedetto uomo parla così ? I suoi sono errori normali, gli errori di uno " straniero ", chiamato improvvisamente un giorno per venire a vivere quì ?
Gli errori ci possono stare. Anche io ho vissuto lontano dall' Italia, per un periodo non lungo e non breve. Ricordo che di me ridevano, se facevo errori di lingua, se lasciavo immaginare una inflessione. Ma non sono rientrato in Italia per la lingua, come sostengono i soliti soloni. Quella lingua ancora la scrivo e la parlo.
E poi, con il tempo, si diventa sempre più padroni di un idioma, dove non arriva lo studio arriva la abitudine...
Ma allora, l' Uomo Bianco perchè sbaglia ? Lo fa apposta ? Lo fa per sentirsi dentro un popolo, accanto al gradino più basso ? Ma anche il nostro Maestro, figlio di falegname, parlava semplice ma senza strafalcioni.
E se sbaglia, perchè viene adulato dalla stampa, che parla trionfalmente di neologismi, di lingua creativa, di genio comunicativo...?
Lo adulano perfino cardinali e vescovi, quelli che a volte perdono tempo con le rubriche, quelle vetuste leggine della liturgia....
Allora possiamo tollerare tutti gli errori, in ogni forma di comunicazione ?
Allora fa nulla se uno canta e stona, sbriciolando le note ?
Allora lasciamo correre, se uno legge da un microfono e scambia cicli per sicli, mentre proclama un antico brano sacro, o se le acque da placide diventano acide, dentro il testo di un salmo famoso ?
Io penso che il Bianco Uomo sbaglia, a parlare così come capita...
Si può essere efficaci e diretti, anche rispettando semantica e fonetica.
Io trovo affascinante la lingua, sulla quale si è sedimentata la storia. Ogni suono è il frutto del tempo, di molti altri prima di me...
Si, lo so, i veri problemi della vita non sono questi...
Ma allora, perchè mi hai letto fin quì ?
sabato 28 marzo 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)


..." leggo sempre fin qui " perché mi piace, condivido, apprezzo ed ammiro tutto quello che dice e che scrive...
RispondiEliminaSANTO,,,,SUBITOììììì
Elimina