domenica 6 luglio 2014

Anche dai peli di un porco...

Paolo, l' Apostolo, certamente geniale.
A volte insopportabile, insolente. Come nella seconda lettura di oggi, dove contrappone senza ritegno la carne e lo spirito.
Paolo, l' Apostolo, a volte irascibile, scontroso, solitario, misogino, uno che non si lascia accostare...
O forse solo un po' stanco.
 Non e' forse vero ?  A volte diciamo che uno e' cattivo, difficile, mette paura, ma forse e' solo un po' stanco, gli basterebbe una pausa, un aiuto...

Invece il Maestro di Nazaret, nel Vangelo di oggi, tiene proprio insieme lo spirito e la carne.
Ci raccomanda l' umilta'.
La parola umilta' ha la stessa radice verbale della terra :  humus.  
Humus, humilis.
Essere umile significa essere come la terra, che ospita fiori, animali, uomini, li fa vivere con la sua fecondita'. Essere umile significa essere utile, uno strumento prezioso, fare bene il proprio compito, con fantasia e creativita', con ostinata caparbieta', anche se nessuno vede o vedra'...
Come la pioggia. Pochi la ringraziano, molti la maledicono. E lei continua a fecondare.

Umilta' significa vivere da strumento utile.
Perfino le tele prodigiose di Michelangelo Merisi, di Giovanni Bellini, di Paul Gauguin, si sono servite di utili e umili strumenti. L' arte immortale e' passata per la punta dei pennelli. Cioe' setole  di maiale. Anche dai peli di un porco polluiscono i capolavori.

Umilta' non e' affatto stare alla larga, lasciar fare, non dire mai nulla, non sporcarsi le mani...
A volte, nella chiesa, le persone che " fanno carriera ", le piu' amate e benvolute, sono proprio quelle che lasciano tutto fermo, come acqua stagnante,  che tutto tollerano e delegano,  e non spostano neanche un chiodo...  Ed anche il popolo pian piano si assopisce.
Pennelli mai imbevuti di colore. Peli di porco in naftalina.



1 commento:

  1. “Vanity Fair” titolava: Vuoi far carriera? Prega!

    Ma tanto Lei Don non farà mai carriera! Perché?

    1°- Perché i “ piani alti” le danno il capogiro.
    2°- Perché non la vogliono( con il suo intuito, la sua vista d’aquila reale ed il suo caratterino, scombussolerebbe quel mondo!!)
    3°- Perché ama troppo essere Terra, essere Pioggia, essere Artista.

    Ed allora “maestro” a noi che siamo peli di porco, ci tolga dalla naftalina, ci butti in secchi di acquaragia, ci ammorbidisca e ci usi per restaurare le “tele” sparse qua e là ( oltre che pennelli siamo anche tele) ci riunisca, e a poco a poco si troverà uno scrigno di capolavori di inestimabile valore!!!

    Prima però….RIPOSO!
    Noi pensiamo che un prete abbia poco da fare. Ma se consideriamo che Lei è solo, sempre solo, con 1600 “anime” da gestire a tutte le ore… sette giorni su sette, per tutte le settimane, per tutti i mesi… senza un attimo di respiro....

    Ma le straordinarie gliele pagano??

    Buon lavoro Don!!!

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