martedì 19 aprile 2011

Habemus papam ! Et...habemus ecclesiam ?

A me non è dispiaciuto il film di Moretti, pur se condivido alcuni giudizi negativi che ha ricevuto. Tuttavia ci sono spunti interessanti. Ad esempio una ironica critica allo strapotere della notizia, lo strapotere del portavoce. Invece di dire la verità, il portavoce preferisce la messinscena, con la guardia svizzera che...gioca a fare il papa dietro le finestre. A volte la chiesa-istituzione fa così, salva le apparenze e nasconde la verità... Mi è piaciuta l' idea che il papa ( impersonato da un attore che ha sempre il volto e lo sguardo buono, anche nelle difficoltà ) per trovare un pò di serenità abbandona le mura della istituzione e...si tuffa nel mondo vero. Sale sul tram, entra in un bar, va a teatro, ricorda le antiche passioni giovanili, parla con le persone in modo normale e non filtrato. Bella la scena del papa che va a messa in una chiesa qualunque, ed ascolta parole semplici e vere, come in fondo deve essere il Vangelo...Bella la scena del papa in auto con la psicanalista, separata e alle prese con i bambini e la fretta della vita di ogni giorno. E la massa dei cardinali e contorno ? Sembrano ritrovare un pò di umanità quando...fanno il torneo di pallavolo, prima di ricadere ancora nei pesanti paludamenti clericali. Dovrei rivedere la scena finale, che non ho ben capito. Dicevo all' inizio di alcuni giudizi negativi. Però non condivido il fanatismo di chi invita a boicottare la pellicola, perchè questo film non è un banale Codice da Vinci qualsiasi, piuttosto mi sembra l' invito alla chiesa di...scendere un pò con i piedi per terra, nella vita vera, con le sue fragilità. Senza dimenticare che c'è l' aiuto dello Spirito. Infatti i papi degli ultimi secoli sono stati uomini forti, delle vere e proprie Roccie, capaci di affrontare le sfide del loro tempo. Ma il papa del film scappa dalle sue responsabilità, o scappa invece da una chiesa-istituzione, una specie di gabbia-fuori-dal-mondo ?

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