giovedì 23 gennaio 2020

Severino, ma non severo...

La prima volta che ho sentito parlare di Emanuele Severino ero ancora sui banchi di studio. Per un malinteso giovanile, ti avevo considerato un nemico, una minaccia, una testa superba. Invece poi, un pò in ritardo, ti ho letto come una persona coerente e contenta, senza acredine alcuna, un fiero siciliano ma profondamente accentuato bresciano, sempre legato a questa grande lingua di pianura, che appare come coronata da una bocca di denti che si possono vestire di neve.  Addio Severino, grande uomo mai placato di sapere e amore...


Nessun commento:

Posta un commento