mercoledì 3 maggio 2017

Vigilia della Domenica delle Vocazioni

Quando mi arriva la rivista, leggo sempre le corrispondenze dei missionari che scrivono dal Brasile, dalla regione pre-amazzonica. La conosco, sia pur in minima parte : eppure qualcosa ho fatto in tempo a vivere e vedere...
A volte mi commuove fino alle lacrime la loro esistenza eroica e nascosta, lontana dai riflettori di qualunque emittente.
 Allo specchio della loro resilienza e del loro coraggio ( anni e anni di vita missionaria ! ) rileggo le righe cancellate e gli incerti contorni del mio misero e fallimentare diario di viaggio.
Altre volte, invece, trovo nei loro scritti le mie stesse paure, le mie stesse disillusioni, la mia ( troppo affrettata )voglia di fuga...
Sulla rivista arrivata oggi, questo scritto mi fa come un pugno sul naso.  Il titolo dice cosi' : " In Amazzonia, manca il rispetto per l' uomo e la natura ".
Poi l' incipit subito aggiunge :  " Purtroppo l' Amazzonia e' in metastasi....  Manca il rispetto per la natura, non c' e' nemmeno quello per le persone : qui' c' e' un western di spari e di morti.  ... I giovani sono la nostra speranza ( e talvolta la nostra disperazione )...". La lettera e' firmata, non sto inventando nulla.  E accompagnato dal dubbio di aver intuito per tempo cio' che si dice tra queste righe, ripenso alla mia vocazione scappata in fretta, ai sogni di ragazzo sbriciolati nel fragile castello di carte, tra sorrisi e battute che si regalano sempre sottovoce ai falliti...

Ma il sole si alza ogni giorno dal colle di una nuona avventura...




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