sabato 5 marzo 2016

Strabismo di...Venere

Cine-teatro di quartiere,
sedute poco anatomiche ergonomiche,
con quei romantici velluti rossi,
fossero anche impiallacciate di legno,
ma stop alle multisale perfette tutte uguali !

A tavola  cibo purche' naturale,
sapori di un tempo,
piatti della tradizione,
le ricette delle nonne,
solo cose buone,
organismi non modificati,
ah ! il profumo del pane,
verdure a kilometri zeri :
le pillole tonde
se le tengano  gli astronauti !

Abiti cuciti in sartoria,
quella cura artigianale,
la fantasia del fatto-a-mano,
vintage ma di personalita',
i mercatini dell' usato,
favolosi quegli anni anta,
e il tocco degli accessori !

Un grazioso bilocale,
nel cuore del centro storico,
alle pareti foto bianco e nero,
com' era bella la citta' di ieri,
e tutti dovrebbero pedalare :
nel nome della qualita' dell' aria.

E per entrare al mondo ?
Il seme congelato,
i gameti conto-terzi,
la nascita differita,
la gestazione per altri,
la dualita' surrogata con due uguali,
tecnologia scalza poesia,
e mille altre ancora....

Strabismo tradizionale.




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