giovedì 7 novembre 2013

Master in umiliazione

Me ne sono capitate di curiose, nei vari posti dove ho " prestato la voce" alla Parola. Ricordo che hanno collocato degli escrementi, sull' uscio del posto di lavoro. Oppure, piu' di una volta, mi hanno indirizzato flatulenze, davanti al muso. Una volta fu un errore, mentre stavo disinfettando un piede ferito, dopo una gita in montagna. Sono bastate delle risate. Una seconda capito' mentre mi avvicinavo ad un cerchio di persone ; mi chiese scusa, anche se non gli stavo del tutto simpatico. Invece, alcuni mesi fa, un adolescente stronzo e borioso, pieno di se' per eredita' genetica, mi ha offerto deliberatamente lo sgradevole suono, e poi e' andato a dirlo agli amici, vantandosi dell' impresa. Stranamente il dio della pazienza non mi ha fatto sbottare. Poi ci sono umiliazioni peggiori, come quando qualcuno si prende il lusso di parlare da salotto o masticare dolce, nel bel mezzo di un posto sacro, come fosse cosa o casa sua.  Ma il master in umiliazione e' quando mi dicono, magari al termine di un intenso momento lieto o triste, con la mano sul borsellino : " mi dica cosa le devo, quanto e' il suo disturbo, mi dice il prezzo, a quanto le mette le messe, le sta bene o vuole di piu', ce l' ha anche lei la tariffa..." Ma vai a...

2 commenti:

  1. Buona sera Don!
    Lei a Pomponesco ha avuto la grande sfortuna di essere il successore di un Don che era li da molti anni e che forse ,purtroppo, ha sempre lasciato troppa carta bianca. Lei ha dovuto "rompere il ghiaccio" all'abitudine.
    Non vado oltre, ultimamente sono molto brava a tirarmi addosso l'ira delle persone, ma per fortuna ho spalle molto larghe e robuste ma anche a "spiovente" per farmele scivolare di dosso!
    Un caro saluto Don!
    Sara

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  2. Un caro saluto Don, ci mancano anche i suoi silenzi!

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